POETICHE DEL CORPO
Durata 3 giorni (24 ore). Noi siamo corpo, e il nostro corpo è ciò che immediatamente porgiamo agli altri.
Ma è in genere un corpo sovraccarico, su cui si sono sedimentati tic e abitudini. La prima parte del lavoro sarà quello di pulire gli automatismi e le stereotipie che ci accompagnano nella vita quotidiana (ma, per molti artisti performativi, anche nella pratica del proprio lavoro), riacquistando l’organicità del movimento e della voce. Non si tratta dunque di fare tabula rasa, ma di ricondurre il corpo nel flusso della Vita, in una relazione dinamica con lo spazio, consapevoli delle qualità dell’energia che conducono al movimento. Lo stesso tipo di processo verrà attuato per la voce: recuperare il respiro naturale – armonico, non rotto da apnee o irrigidito da tensioni muscolari -, farlo uscire in soffio e suono. Quindi dargli forma di canto. Acquisita la nuova attitudine, ogni performer sarà pronto a elaborare, attraverso le improvvisazioni, nuove proprie partiture poetiche (intendendo per poetico il corpo che non illustra o rappresenta ma che compone nell’azione – il termine poesia deriva dal verbo greco poiêin che significa creare). Saranno composizioni a cui poi si legheranno la voce e il testo, dando vita a studi individuali e a composizioni corali, che potranno essere portate all’esterno ed essere messe in dialogo con l’ambiente architettonico e naturale circostante.
Biografia: Marco Sorzio e Roberta Ruggiero
Marco Sorzio e Roberta Ruggiero hanno una formazione di teatro fisico e di ricerca (Odin Teatret, Institutet för Scenkonst, Teatrocontinuo, Betontanz, Yves LeBreton fra gli altri) e di danza contemporanea (Arearea, Massimiliano Barachini, Laura Moro). All’interno della Compagnia Officine Duende conducono una esplorazione teatrale che si innesta con altre arti performative. E’ un lavoro sul corpo e la voce che prende avvio dall’organicità del movimento per arrivare a costruire azioni “vere” e significative, e che viene spesso portato a dialogare con l’ambiente architettonico e naturale. Insieme hanno realizzato (sia come attori che come registi) numerosi spettacoli e performance. Parte della loro attività è dedicata alla pedagogia, intesa come percorso di improvvisazione e sperimentazione. Centro dell’indagine è sempre il corpo e la sua capacità di generare poesia.